Dicembre è il mese in cui si iniziano a vedere i primi bozzoli della Processionaria del Pino.
Purtroppo la pessima abitudine di attendere il loro sviluppo, arrivando anche fino a gennaio per intervenire, può portare a conseguenze anche gravi. E’ bene ricordare che si tratta di lepidotteri particolarmente pericolosi a causa delle sostanze urticanti delle quali sono ricoperte e che le operazioni di disinfestazione devono essere effettuate da personale specializzato. Oggi, predilegendo un approccio più rispettoso dell’ambiente, si tende ad evitare l’impiego di biocidi. La tecnica più impiegata è quella della rimozione e asportazione dei bozzoli per taglio del ramo. La procedura segue generalmente un iter preciso:
- taglio del ramo e controllo della caduta;
- Raccolta del nido;
- Immersione del nido in acqua;
- Seppellimento del nido a terra – Giardini privati
Gli operatori dovranno sempre indossare i DPI indicati per interventi ad alto rischio, come tute anticontaminazione, guanti impermeabili, maschere con filtri adeguati e visiera per protezione degli occhi.
È fondamentale non tentare mai la rimozione autonoma dei nidi ed è assolutamente sconsigliato dargli fuoco in quanto le setole urticanti delle processionarie possono disperdersi con il fumo e venire inalate o in contatto con la pelle. In questi casi potrebbero scatenarsi forme allergiche o irritazioni ben più gravi.